Venerdì 29 settembre partecipa all'iniziativa di Climbing for Climate 5! Iniziativa in collaborazione con il CAI e patrocinato dal Comune di Modena
Sorge questo Regio Osservatorio fra li due fiumi, Secchia e Panaro, che scorrono poco lungi quello da occidente a settentrione e quello da mezzogiorno a levanti, diretti a scaricare nel Po le loro acque, di che son copiosi a primavera e nel verno per grandi piogge o al disciogliersi delle nevi dell’Appennino, e restandone quasi affatto privi nella parte inferiore dell’alveo, allorché nella stagione del calore e della siccità le acque superiori ne vengon tratte e condotte per canali a oggetto di mulini ed irrigazioni
L’Osservatorio Geofisico di Modena
L'Osservatorio Geofisico di Modena è una delle istituzioni storiche dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
Attualmente è gestito e fa parte del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”.
Responsabile scientifico: Prof. Sergio Teggi
Responsabile tecnico: Luca Lombroso
Staff Osservatorio: Francesca Despini, Sofia Costanzini
Visualizza tutti i dati misurati dall'Osservatorio Geofisico
Dati real time e molto altro!
News
Notte Europea della Ricerca 2023
Come lo scorso anno l’Osservatorio resta aperto per tutta la sera il prossimo Venerdì 29 settembre in occasione della Notte Europea della Ricerca. Per l’occasione l’Osservatorio resterà aperto dalle ore 20:30 alle ore 23:00 e saranno possibili visite ad accesso libero alle sale dell’Osservatorio Geofisico dove sono custoditi gli antichi strumenti per la visione degli astri risalenti all’Ottocento accanto ai più moderni strumenti per l’osservazione e la misurazione dei parametri meteorologici. Il Team dell’Osservatorio sarà disponibile in sala per rispondere a dubbi e curiosità sulle tematiche di meteorologia e climatologia di Modena con particolare focus sui cambiamenti climatici. Sarà inoltre disponibile lungo il percorso di visita una guida audio: porta con te i tuoi auricolari per poter usufruire di una visita ancor più suggestiva! Clicca qui per tutte le iniziativa di Unimore per la Notte Europea della Ricerca. Vi ricordiamo anche che il pomeriggio del 29 settembre, poco prima della Notte, il Team dell’Osservatorio e Unimore Sostenibile organizzano un Trekking urbano alla scoperta di Modena e del suo clima. Scopri di più a questo link. Alcune informazioni: L’ingresso dell’Osservatorio si trova in Piazza Roma 22, guardando il Palazzo Ducale è la torre di destra. La salita alla torre è di circa 200 gradini, si raccomanda quindi di essere in buono stato di salute. Non sono presenti ascensori o montacarichi. Per informazioni scrivere a: ossgeo@unimore.it Durante la serata verrà anche presentato il progetto europeo U-Green, acronimo di University cooperation for promoting the GREEN transition and sustainable practices in education and training. Il progetto coinvolge 8 Atenei europei per la realizzazione di una Green Label che spinga le Università europee a migliorare in tema di sostenibilità. Maggiori informazioni sul progetto cliccando qui.
Trekking Urbano alla scoperta di Modena e del suo clima – iniziativa Climbing For Climate 5
Torna con la sua quinta edizione l’iniziativa Climbing for Climate organizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – RUS e dal Club Alpino Italiano – CAI, coinvolgendo gli Atenei italiani aderenti alla RUS in un’azione simbolica e coordinata di sensibilizzazione sulle problematiche del cambiamento climatico per lanciare un appello per il potenziamento del contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita di biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti alpini, ma non solo. Unimore e il CAI – sezioni di Sassuolo e Modena propongono per Venerdì 29 settembre 2023 a partire dalle ore 17:30 un percorso ad anello di 4km nel cuore di Modena per fare conoscere alla comunità cittadina alcuni luoghi simbolo della città e nel contempo parlare di cambiamento climatico, tutela della biodiversità e di sviluppo sostenibile.Al termine dell’itinerario sarà possibile visitare l’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma 22*, aperto fino alle 23:30 in occasione della Notte Europea della Ricerca. Evento patrocinato dal Comune di Modena. * Per arrivare in Osservatorio ci sono circa 150 gradini e non sono presenti ascensori o montacarichi. Itinerario:1) Piazza Roma: partenza ore 17:30. Ritrovo presso il Monumento a Ciro Menotti. Sulle tracce dei canali di Modena: la Fonte d’Abisso e Via Canalgrande2) Palazzo del Rettorato, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. La storia dell’Osservatorio Geofisico di 200 anni di misure meteoclimatiche pressoché ininterrotte3) Via Scudari: Modena alla fine del ‘6004) Piazza Grande: Modena e i grandi inverni, la neve5) Via Rua Freda: Dalla strada più fredda della città al fenomeno dell’Isola di Calore Urbana6) Piazza della Pomposa: Il Fontanicolo dell’Oste, Modena nei primi anni del ‘9007) Giardini pubblici Giardino Ducale Estense: Biodiversità e cambiamento climatico8) Piazza Roma – Osservatorio Geofisico: Termine escursione ore 19:30 e visita all’Osservatorio Geofisico Evento senza necessità di prenotazione, l’evento sarà annullato in caso di maltempo.Per info: ossgeo@unimore.it Presentazione_CFC5_Unimore_no_mappa_definitivoDownload
Meteo Pillole e Curiosità
6 Maggio 1861
Le previsioni per domenica 5 maggio 2019 parlano di pioggia per la città di Modena con possibilità di nevicate però anche a basse quote… In attesa di vedere se domani ci sveglieremo con qualche fiocco bianco (ovviamente in mezzo a tanta pioggia), torniamo un pò indietro nel tempo…. Per vedere la neve a maggio a Modena bisogna tornare al 6 maggio 1861, giornata in cui l’allora Direttore dell’Osservatorio Geofisico annotava: Dalla mezzanotte del 5 fino alle 2 h del 6 neve copiosa, che raggiunse l’altezza di 10 centimetri. Alla neve tenne dietro la pioggia. I rami di molti alberi si ruppero per il soverchio peso della neve. Nel mattino del 6 i tetti rimasero coperti fin verso le 10 h. Alle 14 h era scomparsa ogni traccia di neve. Pietro Tacchini, 6 maggio 1861
Alcune note di aprile degli anni passati
La notte scorsa brina e di mattina qualche bruscolo di neve..24 Aprile 1855 A Modena vento forte. Segnalato a Fiumalbo forte uragano, tuoni, lampi, pioggia dirotta, neve per 20 e più cm, vento impetuoso.27 Aprile 1881 Temporale con grandine rada e grossa, alle 2.34 del pomeriggio era allo stato deliquescente.20 Aprile 1884
Un po’ di Storia
L'Osservatorio Geofisico fu istituito nel 1826 per volere del Duca Francesco IV d’Este che concesse in uso perpetuo gratuito la torre di levante Palazzo Ducale per l’istituzione, allora, di un Osservatorio Astronomico.
Nel corso degli anni, subì una lunga evoluzione sia per il mutare degli interessi scientifici sia per i fatti storici intercorsi, dall’Unità d’Italia alle guerre Mondiali, divenendo prima Osservatorio Meteorologico quindi Geofisico.
Anche oggi, pur con i nuovi interessi ambientali, mantiene la denominazione originale (Osservatorio Geofisico) perché è quella che più si addice e con la quale è nota ai modenesi e non solo.
Fin dalla nascita, oltre alle osservazioni degli astri, venivano annotate anche le condizioni e osservazioni meteorologiche originando così la serie storica meteoclimatica di Modena. Questa serie rappresenta il filo conduttore dell'unione del passato col presente ed è una delle più lunghe e ininterrotte d’Italia, tanto da essere stata oggetto di varie pubblicazioni nel corso del tempo. Essa rappresenta quindi un bene di notevole interesse storico, scientifico e culturale. Peraltro l’Osservatorio Geofisico di Modena è uno dei pochi, in Italia, che continua ad esistere ed operare e ad eseguire le misure nel medesimo sito di origine.
Attualmente le osservazioni sono state ampliate a varie altre grandezza meteorologiche, geofisiche e ambientali e sono effettuate anche in altre stazioni nel territorio modenese e reggiano che confluiscono nella rete locale di osservazioni gestita presso il LARMA (laboratorio di Analisi, Rilevamento e Monitoraggio Ambientale) nella sede di via Vivarelli del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”.
Le osservazioni meteorologiche e geofisiche costituiscono un elemento essenziale per molti settori di ricerca dell'Università di Modena e Reggio Emilia, alcune delle quali sono descritte nella sezione Ricerche.
La sede storica dell'Osservatorio Geofisico, presso il torrione di levante di Palazzo Ducale, ha anche al suo interno un Museo Astronomico e Geofisico che raccoglie il notevole patrimonio storico museale dell’Osservatorio. I manoscritti delle osservazioni, libri e documentazione storica, strumenti scientifici del XIX-XX secolo astronomici, meteorologici, geofisici, ottici ecc sono parte integrante dell’Osservatorio Geofisico.