L’Osservatorio Geofisico della Università di Modena è sito dalla fondazione (1830) nel torrione sud-orientale del Palazzo ex Ducale, sede della Accademia Militare. Questa sua ubicazione particolare non è stata di nocumento al funzionamento dell’Osservatorio anche durante il primo periodo della recente guerra, e cioè fino all’8 settembre 1843.

Da questa data, fino alla fine della guerra, l’Accademia fu successivamente occupata da forze armate di varie nazionalità. I controlli e le restrizioni poste dai vari comandi succedutisi hanno limitato in modo non indifferente l’attività di questo Osservatorio, specialmente quella di ricerca.

Le osservazioni correnti sono tuttavia continuate regolarmente mercè lo spirito di abnegazione del Tecnico-Osservatore sig. Giuseppe Sola che, con raro attaccamento al dovere, ha continuato il suo servizio pure in condizioni di minaccia della sua incolumità personale.

Prevedendo un aggravarsi della situazione, si predispose frattanto una seconda stazione di fortuna nella torre del palazzo Universitario per potere qui seguitare le osservazioni e, contemporaneamente, nonostante il divieto delle autorità di occupazione, si cominciò a trasferire clandestinamente gli apparecchi più portatili all’Istituto di Fisica dell’Università, nascondendoli in luogo sicuro.

In questo lavorio di trafugamento fu preziosa l’opera del tecnico Sola, unica persona all’Osservatorio autorizzata a entrare nel palazzo dell’Accademia.

Le cose stavano a questo punto quando, senza alcun preavviso, il 21 dicembre 1944, dopo che fu proibito a tutto il personale di entrare nell’Istituto, fatta una breccia nel muro di divisione, l’Osservatorio veniva devastato e saccheggiato, subendo la distruzione di tutti gli impianti, asportazione di libri, parte dei quali venivano bruciati sul posto, rottura di tutti i vetri etc etc.

Per buona sorte era stata portata in salvo la preziosa raccolta delle osservazioni che, comprendendo una serie ininterrotta di 120 anni di osservazioni omogenee, costituisce una preziosa statistica di grande valore scientifico.

Dal 21 dicembre 1944 le osservazioni, senza un solo giorno di sosta, sono proseguite nella torre dell’università fino alla fine delle ostilità (21 aprile 1945). Da questa ultima data ha ripreso a funzionare nella sua sede abituale.”

(dalla “pubblicazione dell’Osservatorio Geofisico n 55 – Osservazioni meteorologiche degli anni 1938-1951)

Considerazioni di L. Barbanti Silva